mercoledì 10 aprile 2013

quando è obbligatorio l'amministratore di condominio

Chiarito ciò, vediamo quando è obbligatorio che il condominio nomini un amministratore. Il primo comma dell’art. 1129 c.c. riformato recita:
"Quando i condomini sono più di otto, se l'assemblea non vi provvede, la nomina di un amministratore è fatta dall'autorità giudiziaria su ricorso di uno o più condomini o dell'amministratore dimissionario." Una volta che un condominio è composto da nove condomini (intendendo per condomini cinque diversi proprietari di distinte unità immobiliari), questi devono riunirsi in assemblea per nominare un amministratore. Altresì, la nuova riforma prevede che, non solo le persone fisiche possono svolgere tale incarico ma anche le società. In tal caso, la legge dice che, i requisiti (su menzionati n.d.r.) devono essere posseduti “dai soci illimitatamente responsabili, dagli amministratori e dai dipendenti incaricati di svolgere le funzioni di amministrazione dei condomini a favore dei quali la società presta i servizi”. 

L’affidabilità della persona giuridica si basa sulla qualità dell’oggetto sociale, sulla congruenza di esso rispetto alla situazione dell’ambiente e del tempo in cui l’oggetto deve essere perseguito, sulla pubblica stima. Decisiva è stata la sentenza della Cassazione 22840/2006 la quale si esprime indicando che l’incarico di amministratore viene spesso conferito a professionisti esperti in materia di condominio e in grado di assolvere alle numerose e gravi responsabilità ascritte all’amministratore dalle leggi speciali, è ragionevole pensare che avuto riguardo al continuo incremento dei compiti che questi possano venire assolti in modo migliore dalle società di servizi che nel loro ambito annoverano specialisti nei diversi rami. Questo è il medesimo pensiero che spinge anche l’attività svolta proprio dal Punto Giuridico.