venerdì 24 maggio 2013

il contratto di appalto

Il contratto di appalto e la responsabilità del committente

Il contratti di appalto è tra i più comuni, utilizzati soprattutto nel campo dell’edilizia. Come sappiamo le due figure principale di tale rapporto sono due. Il committente e l’appaltatore. Secondo il codice civile art. 1655 di definisce l’appalto come…”il contratto con il quale una parte assume, con l’organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro”. L’appaltatore non può dare in subappalto l’esecuzione dell’opera, salvo che sia stato preventivamente autorizzato dal committente. La materia necessari a compiere l’opera deve essere fornita, salvo patti diversi, dall’appaltatore il quale è altresì tenuto a controllare la qualità dei materiali impiegati per la realizzazione dell’opera ed è responsabile per i vizi eventuali di tali materiali, a meno che non provi che il controllo superi l’ordinaria diligenza.
  • Ma cosa accade se, nella esecuzione dell’opera l’appaltatore provoca un danno ad un terzo, chi ne risponde ? 
  • Il committente, l’appaltatore oppure in concorso tra loro ? 
La giurisprudenza ha dato un indirizzo, specificando un principio secondo il quale è configurabile il concorso della responsabilità del committente per i danni causati dall’appaltatore ad un terzo nella realizzazione dell’opera, qualora il committente stesso si sia ingerito nell’attività dell’appaltatore, ovvero, si sia riservato dei poteri di direzione e di sorveglianza, e proprio nell’ambito di tali poteri sia stato provocato il danno, oppure si sia verificato su un suo specifico ordine. L’autonomia dell’appaltatore nella esecuzione del lavoro non è di ostacolo al concorso delle responsabilità, pur essendo tenuto a seguire i lavori commissionato a regola d’arte e ad assicurare un risultato tecnico conforme alle esigenze del committente. Una maggiore indicazione sull’argomento la potrà dare una sentenza di riferimento n. 13123 Cass. Civ. 5/06/2007.