sabato 18 maggio 2013

il testamento olografo

Esempi di testamento: Il Testamento olografo

Il testamento olografo
Il testamento “…è un atto revocabile con il quale taluno dispone per il tempo in cui avrà cessato di vivere , di tutte le proprie sostanze o di parte di esse…” . Questa è la nozione di testamento data dal codice civile all’art. 587. E’ uno degli atti che taluno può fare tra i più importanti ed a volte tra i più discussi, ovvero oggetto di spiacevoli litigi. Ma cosa accade quando ci si trova davanti ad un testamento olografo semi distrutto? Anzitutto diciamo subito cosa è un testamento olografo e quali ne sono gli elementi essenziali. Ci viene in aiuto il codice civile che all’art. 602 ne disciplina il contenuto indicando che il testamento olografo deve essere scritto per intero, datato e sottoscritto di mano dal testatore. La sottoscrizione deve essere posta alla fine delle disposizioni, se anche non è fatta indicando nome e cognome, è tuttavia valida quando designa con certezza la persona del testatore. La data deve contenere il giorno, mese ed anno. La prova della non verità della data è ammessa solo quando si tratta di valutare la capacità del testatore, dalla priorità di data tra più testamenti. Ma in caso di ritrovamento di testamento parzialmente distrutto? Questa situazione è descritta nell’art. 684 cc. Inizialmente nel codice civile del 1865 non esisteva una disciplina a tal riguardo ma dal 1942 con l’introduzione delle riforme civilistiche si è arrivati a considerare che il testamento olografo distrutto, in tutto o in parte, si considera in tutto o in parte revocato, a meno che si provi che fu distrutto da persona diversa dal testatore, ovvero si provi che il testatore non ebbe l’intenzione di revocarlo. Quindi una volta provata la distruzione del testamento in base all’art. 684 cc opera la presunzione della sua imputabilità in capo al testatore e la sua intenzione di revocarlo, valutando questo come un comportamento concludente.